arrivo ad Aosta

Danilo Manieri (… poi finito a San Candido …)
Anche io avevo 24 anni ed ero in montagna con gli amici e la mia ragazza, sul Latemar. Dopo alcuni giorni di bivacco selvaggio giunsi ad un telefono pubblico (i telefonini ovviamente non c’erano) e chiamai mia madre per dirle che tutto andava bene. La sentii molto agitata e mi disse che era arrivata la cartolina e avrei dovuto presentarmi entro due giorni alle 8,30 alla caserma Cesare Battisti di Aosta. Rimasi molto stupito perché neanche più mi ricordavo del concorso. Salutai tutti e mi misi subito in viaggio. Ricordo che per il timore di arrivare tardi viaggiai di notte, così arrivai talmente in anticipo che dovetti dormire su una panchina alla stazione.
Non scrivo quasi mai, non vengo ai raduni ma vi ho sempre nel cuore e vi leggo sempre.
Vi abbraccio tutti.

Giovanni Di Nardo
Avevo 25 anni quando, fresco di laurea del giorno prima, sono entrato in caserma e mi sono accorto che la laurea serviva a ben poco visto che non riuscivo a cucire sul cappello l’aquila che non voleva saperne di stare dritta.
Stasera un doppio brindisi a tutti i ragazzi dell’88° corso, da Milano con tanto affetto ed immensa nostalgia.

Mario Sacchetto
Avevo 25 anni, non ero mai stato in montagna, non ricordo niente del mio arrivo in caserma (primi sintomi….), mi sono rimasti però tanti ricordi legati ad un gruppo di persone in gamba, con cui ho trascorso sei mesi intensi e formativi:
Grazie ragazzi, un abbraccio a tutti e… SEMPRE AVANTI.

Aldo Scotti
Mi sa che ero il più giovane, di anni ne avevo 19 e di quel giorno ho un ricordo confuso, un misto tra paura ed orgoglio di essere lì.
Vi abbraccio tutti. Viva l’88° AUC.

Guglielmo Rodaro
Avevo 24 anni, capelli lunghi fino alle spalle, la barba incolta, non ero mai stato in montagna. Papà Marcel era la consolazione. Poi ho trovato tanti ragazzi per bene………. E siamo ancora qui.
Un abbraccio ad ognuno e grazie. W l’88°.

Piero Torri
Il mio ricordo di quel 12 luglio è nitidissimo (credo siano i primi sintomi dell’alzheimer (che privilegia i ricordi lontani): entrammo in caserma in tre: Paolino Vegro, Bizzo ed io, poco dopo, in ordine sparso, Mauro Cova, Aldo Rao, Marco Varini, Luciano Mellia ed infine Luciano Oldano: camerata al completo.
Bei tempi “RAGAZZI”!  W l’88°.

Paolo Francone
Ricordo benissimo quel giorno: giovane, “grezzo” e timido. Era forse la prima volta che mi affacciavo alla vita. Quanti amici ho trovato e che rivedo molto volentieri.
Ho parlato spesso alle mie figlie di quell’esperienza e sono orgoglioso di averla fatta.
Un abbraccio a tutti voi.

Gianni Forno
Io sono arrivato il 18 luglio, perchè c’è qualcuno che ha rinunciato.
Saluti a tutti.

Luigi Gentili
Io ed Enzo De Biasi aspettammo le 23 per assaporare gli ultimi istanti di vita civile.

Ivo Berniga
… all’epoca avevo 20 anni e per me si apriva un mondo nuovo. Ringrazio tutti voi per avermi dato la possibilità di vivere una indimenticabile esperienza alla Smalp.
Mai tardi.

Alessandro Antuzzi
Avevo 22 anni e sono arrivato ad Aosta con Mino Rancan, conosciuto in treno, ed anche noi due abbiamo aspettato l’ultimo minuto per entrare alla Cesare Battisti.

Lorenzo Tiraboschi
Io sono arrivato alla Smalp il 15 luglio, un mese esatto prima di compiere 27 anni. Ricordo che viaggiai con Maurizio Gladiali con cui fraternizzai subito. Ero ormai un uomo fatto che già lavorava e mi domandavo cosa ci facessi io che allevavo maiali in Abruzzo in quel posto. Da lì è partito il periodo più scanzonato e forse il più bello della mia vita. Adesso che sono vecio e prigioniero del mio corpo per un male che mi affligge da 7 anni, ringrazio Dio per essere un ALPINO, il che mi consente di affrontare la cattiva sorte con calma e la serenità di chi sa che non “muore neanche se lo ammazzano”.
Vi stringo in un abbraccio fraterno tutti.